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Fauna alloctona

Specie aliene invasive nel Parco Regionale dei Colli Euganei

Sezione realizzata dal dott. Giovanni Benetton, laureato in Scienze della Natura presso l'Università degli Studi di Padova

Che cosa sono le specie aliene?
In biologia il termine "alieno" si riferisce a un gruppo di organismi viventi che si trovi all'esterno del proprio territorio naturale d'origine a causa di un'attività di trasporto compiuta dall'uomo, in modo diretto o indiretto, volontario o accidentale.
Potrebbero venirci in mente alcuni esempi di piante e animali provenienti da lontane aree del mondo, ora presenti nei nostri giardini, nelle aree rurali e anche nei siti naturalistici, come il ginkgo biloba, il pomodoro, la zanzara tigre, la nutria.
Una specie aliena (chiamata anche alloctona, esotica, introdotta, non-indigena, non-nativa), poiché non si è evoluta con la comunità di animali e vegetali del territorio di arrivo, può contribuire alla trasformazione dell'ambiente naturale e può causare forti impatti. Alcune specie aliene sono in grado di adattarsi bene al nuovo ambiente di introduzione e quindi di riprodursi con successo, dando vita a popolazioni che si autosostengono senza l'intervento dell'uomo.

Cosa significa specie aliena invasiva?
Il termine "specie aliena invasiva" indica una specie aliena che, a seguito della sua veloce diffusione, minaccia la biodiversità di un territorio e ha effetti negativi sui servizi ecosistemici forniti dall'ambiente, potendo anche causare impatti dannosi per la salute umana e per le varie attività economiche.
otrebbero venirci in mente alcuni esempi di piante e animali che ora nel territorio italiano o regionale sono divenuti delle specie aliene invasive, come la robinia e l'ailanto, la zanzara tigre e la cimice asiatica, il ratto grigio e la nutria.
Il processo di invasione è caratterizzato dalla combinazione di almeno tre fattori: le caratteristiche di dispersione rapida e successo competitivo della specie aliena; la vulnerabilità della comunità ospitante e dell'ambiente di introduzione; la frequenza e la numerosità con cui gli esemplari della specie aliena sono stati introdotti nel sito.
Attraverso meccanismi di predazione e di competizione diretta o indiretta, le specie aliene invasive possono causare la drastica riduzione numerica o l'estinzione locale di alcune popolazioni native, portando alla diminuzione della biodiversità dell'ecosistema.

Qual è la situazione in Europa e in Italia?
In Europa sono state individuate oltre 11.000 specie aliene, di cui più della metà sono piante terrestri e oltre il 30% sono invertebrati acquatici o terrestri, mentre solo il 5% circa è costituito da vertebrati (Hulme et al., 2009). Si stima che circa l'11% delle specie alloctone introdotte in Europa siano specie aliene invasive, in grado di causare seri impatti ambientali, economici e sociali (Caffrey et al., 2014). Il confronto con i dati europei delle ultime decadi evidenzia un incremento del numero di specie aliene di oltre il 76% in 40 anni (Butchart et al., 2010) ed è ragionevole aspettarsi che il tasso di invasioni biologiche in Europa possa ulteriormente aumentare.
Nel territorio italiano sono presenti oltre 3.000 specie aliene (Scalera et al., 2018) mentre nel Parco Regionale dei Colli Euganei non sono ancora stati eseguiti degli studi complessivi sulle specie alloctone e non è quindi disponibile una stima ufficiale.

La normativa europea e italiana
L'Unione Europea ha emanato una normativa dedicata alle specie aliene invasive, il Regolamento UE n° 1143/2014. Esso contiene una serie di disposizioni per prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie alloctone invasive.
L'elenco di specie aliene invasive di rilevanza unionale è attualmente costituito da 66 specie, per le quali vengono imposte una serie di restrizioni, tra cui il divieto di importazione e commercio, di detenzione e cessione gratuita, di allevamento e coltivazione, di riproduzione e di rilascio nell'ambiente naturale.
Oltre la metà delle specie aliene invasive indicate dall'Unione Europea si possono riscontrare in Italia. La normativa italiana è stata adeguata alle disposizioni europee attraverso il Decreto Legislativo n° 230/2017, entrato in vigore il 14 febbraio 2018. La normativa nazionale impone l'attivazione di un sistema di sorveglianza e monitoraggio delle specie aliene invasive di rilevanza unionale e individua le autorità amministrative competenti nelle attività di prevenzione, sorveglianza, eradicazione e gestione (www.minambiente.it - www.isprambiente.gov.it).

Cosa possiamo fare?
La consapevolezza della problematica delle specie aliene invasive può aiutare la cittadinanza ad agire con scelte quotidiane responsabili, a rispettare le relative normative e a segnalare alle autorità competenti la presenza di specie aliene invasive, per poter prevenire e gestire una condizione di pericolo che richiede rapido intervento.
Non rilasciare/abbandonare mai organismi viventi alloctoni in natura! Segnala la presenza di specie aliene invasive!
L'educazione ambientale permette di valorizzare e tutelare la biodiversità di un territorio, con l'attenzione a ridurre gli impatti antropici sull'ecosistema e a ripristinare adeguati spazi naturalistici. L'efficacia dei progetti di tutela e salvaguardia degli ecosistemi può aumentare notevolmente grazie alla sensibilizzazione, al sostegno e alla partecipazione del pubblico.

Rispetta l'ambiente, evita di danneggiare la vegetazione e di disturbare gli animali, valorizza il nostro territorio!


Approfondimenti

Testuggine palustre americana
Testuggine palustre americana
(foto di: dott. Giovanni Benetton)
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