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A piedi

N.19 - Sentiero di Monte Ortone

A piedi         Elevato interesse: flora Elevato interesse: panorama Elevato interesse: religione 

Chiusura piano di ex cava versante nord e tratti di sentiero sul Monte Ortone
Si rende noto che dal 07 gennaio 2022 al 31 marzo 2022 il piano di ex cava versante nord e alcuni tratti di sentiero presenti sul monte Ortone, saranno chiusi al pubblico, a causa della presenza di un cantiere forestale.
I luoghi saranno interdetti da lunedi e venerdi compreso di ogni settimana, mentre saranno percorribili tutti i fine settimana (sabato e domenica) e tutti gli altri giorni festivi.

  • PERIODO CONSIGLIATO PER LA VISITA Tutto l'anno

I tempi di percorrenza sono calcolati per un escursionista allenato, possono variare a seconda della preparazione e dell'interesse specifico per le particolarità del tracciato.

COME RAGGIUNGERE IL SENTIERO
Da Padova, Montegrotto Terme o da Torreglia, seguire le indicazioni per Abano Terme e, di qui, per Monteortone. La partenza del sentiero si trova adiacente al Santuario.

Veduta di Monte Ortone
Veduta di Monte Ortone
(foto di: Emiliano Zandonella)
 

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Il M. Ortone (168 m.), formato da riolite e situato nella parte settentrionale dei Colli Euganei, sorge isolato a est di Tramonte, fra il M. Rosso a nord e il Colle di San Daniele a sud. Gli abitanti locali lo chiamano anche Monte Impero, per via degli interventi boschivi fatti sul colle in epoca fascista. Il colle è attraversato da una rete di sentieri che permette di compiere l'intero periplo e di accedere direttamente alla sommità.
Il punto di partenza più comodo, per la presenza del parcheggio, è situato presso il Santuario; iniziando la passeggiata dal lato destro della chiesa, dove è indicato anche l'accesso alla "Via Crucis", una salita decisa ma non difficile permette di godere di uno splendido panorama sul sito religioso e su tutta la pianura di Abano Terme e Padova.
Seguendo la cresta, il sentiero percorre tratti suggestivi dentro una fitta macchia mediterranea con abbondante presenza di Erica arborea, Corbezzolo, Nespolo, Ligustro e Bagolaro, mista nel tratto sommitale a Roverella e ai primi castagni. In primavera, il sottobosco è ricco di fioriture di Viola canina, Fiordaliso, Silene ciondola e Muscari azzurro. Presso la cima è possibile scorgere il minuto Ipocisto comune, una piantina parassita alta pochi centimetri con fiori giallo-arancione. Nel querceto si osservano esemplari di Rovere e di Quercia di Dalechamps. Il castagneto domina il versante settentrionale; è presente anche qualche esemplare di Pino nero austriaco.
Lungo il percorso si aprono alcune finestre panoramiche tra i rami degli alberi, in particolare verso la pianura a nord, le Prealpi Venete e, nelle giornate terse, le cime dolomitiche.
Nell'area di sosta in cima al colle è presente la croce simbolo della vetta; da qui si scende lungo il versante ovest, con percorso panoramico sui Colli Euganei e che alterna tratti di falsopiano ad altri ripidi e provvisti di scalette su roccia e corrimano.
In questo versante, da osservare i vecchi muretti a secco sui terrazzamenti coltivati un tempo dai Frati. Sono inoltre presenti testimonianze della Seconda Guerra Mondiale: un rifugio antiaereo e l'antico chiostro in cui si installò un comando tedesco.
Una curiosità, ai margini del sentiero, è la presenza della "Tana dei Libri", iniziativa nata per permettere la lettura tramite il libero scambio di testi, sviluppatasi prevalentemente all'interno di ambienti naturali, caratterizzati da silenzio e meditazione.
Dopo alcuni tornanti, è possibile raggiungere la strada nei pressi dello scolo Rialto, deviare verso il versante sud fino ad arrivare alla strada vicino ad alcune case, oppure proseguire fino a ricongiungersi con il sentiero che sale dal Santuario, completando l'anello.
Dall'accesso nei pressi dello scolo Rialto inizia un comodo percorso che segue tutto il versante nord, fino a costeggiare il bordo di una vecchia cava di riolite, oggi colonizzata da una vegetazione di un certo interesse; a causa dell'asporto di materiale si sono create delle zone a ristagno idrico che ospitano specie tipiche delle zone umide, come il Pulegio, il Centauro e la Graziella. Tra le pietre spuntano il Dente di leone di Leisser e l'Enula cespita. Da qui, è possibile rientrare a Monteortone, oppure deviando in salita sul sentiero, ricongiungersi in prossimità della linea di cresta con la traccia proveniente dal Santuario.

Curiosità botaniche:
Tra le presenze rare ed interessanti vengono segnalate: Carex distachya,  Anogrammma leptophylla,  Verbascum phoeniceum, Pulicaria vulgaris, Mentha pulegium, Pilosella piloselloides subsp. praealta, Cytinus hypocistis, Dryopteris cambrensis subsp. insubrica, Fumaria capreolata, Platanthera bifolia, Listera ovata.
Tra le pendici del Colle possiamo incontrare alcune specie fungine considerate rare per la zona euganea come il Suillus luteus, forse il più bel fungo appartenente al Genere Suillus; l'Hygrocybe psittacina e l'Hygrocybe helobia, fungo piccolino dallo smagliante color rosso-scarlatto.

“Testo con informazioni naturalistiche a cura di Rizzieri Masin”.

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